La rilevazione estiva del Barometro dell’economia evidenzia un buon clima di fiducia: il 90 percento delle imprenditrici e degli imprenditori intervistati confida di conseguire anche nel 2024 una redditività quantomeno soddisfacente. Tuttavia, la crescita dei fatturati sarà per lo più limitata alle imprese di maggiori dimensioni e si prevede una stagnazione degli investimenti. L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano stima per quest’anno una crescita del PIL altoatesino pari allo 0,8 percento.

Economia altoatesina: fatturati in crescita per lo più nelle grandi imprese
Il clima di fiducia delle imprese altoatesine si conferma elevato, con nove operatori su dieci che confidano di conseguire nel 2024 un risultato d’esercizio almeno soddisfacente (in quasi un terzo dei casi addirittura buono). Ciò anche grazie al rallentamento della dinamica dei costi di produzione e all’incremento dei prezzi di vendita di beni e servizi, che permetteranno di preservare adeguati margini di redditività. La crescita dei fatturati continuerà ad essere trainata essenzialmente dalle imprese di maggiori dimensioni, mentre per quelle più piccole si teme una contrazione dei volumi di vendita. L’attività di investimento continuerà a risentire degli elevati oneri di finanziamento e nel 2024 dovrebbe ristagnare. Nei primi quattro mesi dell’anno gli occupati dipendenti in Alto Adige erano mediamente oltre 223.700, con un incremento dell’1,6 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo le imprese, nei prossimi mesi si assisterà a un ulteriore leggero incremento occupazionale.



Considerando i diversi settori, il maggiore ottimismo si respira nei servizi, con quasi tutte le imprese che prevedono una redditività soddisfacente. Rispetto alla precedente rilevazione di febbraio si osserva invece una diminuzione della fiducia nel settore dell’alloggio e della ristorazione e in quello delle costruzioni, nonché tra le cooperative agricole.



Economia europea: parziale ripresa della crescita nel primo trimestre del 2024
Secondo la Commissione europea, nel 2024 l’economia globale dovrebbe continuare a crescere a un ritmo superiore al tre percento. Anche Cina e Stati Uniti manterranno tassi di crescita sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, con un incremento rispettivamente del 4,8 e del 2,4 percento. Dopo la stagnazione osservata nella seconda metà dello scorso anno, nel primo trimestre del 2024 il Prodotto Interno Lordo dell’Eurozona è cresciuto dello 0,3 percento su base congiunturale. L’inflazione ha progressivamente rallentato e a giugno, per la prima volta dal settembre del 2022, la Banca Centrale Europea ha abbassato il tasso d’interesse di riferimento, portandolo al 4,25 percento. Gli elevati costi di finanziamento e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie continuano tuttavia a pesare sulle prospettive di crescita per l’anno in corso. A ciò si aggiunge l’elevata incertezza connessa agli sviluppi dei conflitti in Medio Oriente e, soprattutto, in Ucraina. La Commissione europea stima che il PIL dell’Eurozona aumenterà dello 0,8 percento quest’anno e dell’1,4 percento il prossimo. L’economia tedesca continua a mostrare segni di debolezza e dovrebbe ristagnare nel 2024, prima di tornare a crescere dell’1,0 percento nel 2025.

Crescita moderata in Italia
Il PIL italiano ha registrato un incremento dello 0,3 percento nel primo trimestre dell’anno e secondo la Commissione europea la crescita nel 2024 si attesterà allo 0,9 percento, appena sopra la media dell’Eurozona. L’inflazione è diminuita più rapidamente che nel resto d’Europa, tanto che quest’anno si prevede un aumento dei prezzi attorno al punto e mezzo percentuale. Il mercato del lavoro ha proseguito la fase espansiva e ad aprile il tasso di occupazione ha raggiunto il 62,3 percento, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9 percento. Più critica appare la situazione dei conti pubblici, vincolati anche dal ritorno in vigore del Patto di Stabilità e Crescita a livello europeo, con il rapporto debito/PIL che quest’anno dovrebbe attestarsi appena al di sotto del 138 percento.

PIL altoatesino: crescita dello 0,8 percento nel 2024
In Alto Adige il clima di fiducia di imprese e consumatori si mantiene su livelli elevati. La situazione del mercato del lavoro resta positiva, così come la dinamica delle presenze turistiche e delle esportazioni. Tuttavia, l’andamento dei fatturati è trainato principalmente dalle imprese di maggiori dimensioni e l’attività di investimento continua a risentire degli elevati costi di finanziamento e della perdita di potere d’acquisto delle famiglie. L’IRE prevede pertanto un aumento del PIL altoatesino pari allo 0,8 percento nel 2024.

Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, sottolinea il ruolo dell’Unione europea nella promozione dello sviluppo economico: “È importante che il neoeletto parlamento europeo consideri adeguatamente le istanze delle imprese. inoltre, occorre tutelare e garantire i principi fondamentali del mercato unico, a partire dalla libera circolazione delle merci.”